Ricordi, amicizia e allegria: una piccola ricetta per la terza età

Rocchetti/Dove sta la tua sintesi, lì sta il tuo cuore. A proposito delle omelie
Giugno 16, 2022
Bosatelli santo subito
Giugno 18, 2022
Vedi tutti

Ricordi, amicizia e allegria: una piccola ricetta per la terza età

Una classe di liceo di molti anni fa
si ritrova.
La funzione rasserenante della memoria

Il primo incontro

Ma sono rimasti belli! E ben conservati … (neanche fossero ciliegine sotto spirito): è stata la mia prima impressione nel 2005, al rivedere i miei ex compagni del Sarpi durante il  raduno per celebrare i nostri quarant’anni dalla maturità, conseguita appunto nel lontano 1965. C’ero arrivata, a questo storico incontro, un po’ – come dire? – tirata per i capelli, dopo molte insistenze. Non ho mai amato infatti i bilanci, i “come eravamo”, la rievocazione collettiva di una stagione ormai finita e lontana nel tempo, i rimpianti.

Eppure, eravamo tutti presenti, provenienti chi da Milano, chi da Bologna, chi da Genova, chi da Roma,  e chi, naturalmente, da Bergamo e la Bergamasca, i più numerosi.

Questi estranei, con cui avevo perso ogni contatto, a poco a poco, nel corso del pranzo, mi si sono rivelati come i ragazzi, i compagni, gli amici, che erano stati tanto tempo fa, e ho ritrovato con un certo stupore nei volti e nei tratti un po’ invecchiati di quelle persone le espressioni, la mimica, le caratteristiche peculiari di ognuno, magari nascoste sotto rughe, capelli diradati o del tutto scomparsi, o non più del colore naturale, chili di troppo e pancette varie… Ma comunque mi è bastato soltanto saperle vedere! E da lì a desiderare di non perdere più di vista questi “ragazzi”, ormai in là con gli anni, è stato un passo!

Un vero successo dunque, la rentrée, grazie soprattutto a un compagno psichiatra ormai in pensione, poeta e scrittore dilettante, che l’aveva fortemente voluta e per la quale aveva preparato segnaposti in rima, a mo’ di indovinelli, in cui ciascuno ravvisasse il proprio cognome celato tra i versi, e aveva scritto per l’occasione un’ode celebrativa, simpatica e spiritosa. Della quale riporto gli ultimi versi, che danno un’idea del nostro stato d’animo al termine del pranzo: “sazi e fors’anche un po’ rintronati,/però più ricchi di quell’ottimismo,/che trae vigor pensando ai tempi andati”.

Altri incontri in tutti questi anni

E “ricchi di quell’ottimismo”, non ci siamo più persi di vista, da allora, incontrandoci regolarmente ogni tre – quattro mesi al ristorante, davanti a buoni cibi e, perché no?,  a qualche buon bicchiere di vino.

Certo, ci sono state defezioni (poche, in realtà), presenze piuttosto discontinue, com’è naturale, in tanti anni, ma lo zoccolo duro resiste: una dozzina di persone ben determinate a “esserci” sempre, in nome di quell’amicizia ritrovata, di quello star bene insieme, affrontando il trascorrere degli anni in modo positivo: è importante cioè vedere negli altri, tuoi coetanei, che tutto sommato ce la passiamo ancora decentemente. Si sono riannodate antiche amicizie: ho ritrovato ad esempio la mia amica del cuore, persa di vista perché abita a Milano, sono diventata grande amica  di un compagno, con la cui moglie ho un feeling particolare , mio marito (anche lui compagno di classe … eh sì, me lo sono trovato sui banchi di scuola!) adesso fa lunghe salutari passeggiate con altri due ex compagni…

Il merito di tutto questo va allo psichiatra di cui sopra, che ogni volta inventa giochini aggreganti, relativi agli anni di scuola: alcuni sono un po’ cervellotici e demenziali; sbuffiamo, protestiamo, ma eccoci tutti lì con matita e occhiali a risolverli! E ancora, c’è un altro compagno molto importante per la riuscita degli incontri: nella vita era ingegnere, ma la sua passione è la musica. Perciò, aiutato dallo psichiatra, compone canzoncine riguardanti episodi o figure del Sarpi, rimaneggiando vecchi motivi dei nostri anni. Ha una voce sexy e calda – se lo ascolti a occhi chiusi, ma a occhi aperti… è un po’ diverso!

Non si parla di argomenti personali, né di successi professionali (eppure, due ex compagni sono grossi nomi della medicina), né di figli o nipoti. Poco anche della salute, ma c’è la gioia di ritrovarsi, di stare insieme. Magari si affrontano tematiche  generali, o si parla di nuovi interessi, artistici o letterari, alimentati dal maggior tempo a disposizione dato dalla pensione: c’è chi scrive, ad esempio, chi è un grosso collezionista, e poi, naturalmente, riaffiorano i ricordi: quanti!

Nella nostra sezione (la mitica “B”) i professori, tranne rare eccezioni, erano onesti professionisti, niente di speciale, molti anche con “tic” vari e frustrazioni, che si manifestavano con manie di onnipotenza e oppressione nei confronti di noi poveri studenti. Ma la base degli studi, l’essenza delle materie – specie umanistiche, naturalmente – con cui entravamo in sintonia, la serietà, l’impegno… sono stati elementi fondamentali e fondanti il nostro stesso essere, in quegli anni cosìformativi e importanti.

 Adesso

E adesso si continua nel ritrovarci, dopo la pausa forzata del Covid. A proposito del quale, ci siamo contati – via mail – per vedere se tutti erano sopravvissuti e tutti hanno risposto! Insomma, ognuno di noi va avanti, a volte a fatica, con la sua vita, fatta di soddisfazioni e dolori, emozioni e problemi, com’è normale per ogni esistenza. Ma il momento di allegria e condivisione dato da quell’ appuntamento ogni tre-quattro mesi è atteso e importante. Davvero, si torna a casa più rilassati, divertiti, in pace.

Un solo compagno non è più tra noi, il più timido e riservato, così come la moglie di un altro, che avevamo in certo modo ”adottata”. Non se ne parla, ma tutti li ricordiamo e ci piace pensare che siano ancora lì, al tavolo con noi.

Lo psichiatra organizzatore di questi incontri ha confidato a pochi intimi che a suo parere dovrebbero terminare a vent’anni dal 2005, cioè nel 2025.  Teme infatti che dopo quella data i vuoti crescano o le malattie e gli acciacchi peggiorino e non vuole vederci – o vedersi – in quelle condizioni. Chissà… forse ha ragione lui, ma per ora… speriamo che cambi idea!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.