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Una tragedia in mare. Una vittoria in politica

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Punti, puntini, virgole e spunti
60 morti in Calabria. Il molto detto e il poco fatto.
Elly Schlein vince le primarie nel PD.
Fare politica diventa, per molti, più difficile

Eppur si muore

Sono morti almeno una sessantina, ieri l’altro, sulle coste della Calabria. Grande emozione, grandi parole. E poi chissà che cosa se ne farà. E, anche se si farà qualcosa, si dovrà constatare, ancora una volta e ancora con triste meraviglia, che abbiamo bisogno dei morti per far vivere i vivi.

Elly Schlein vince. E adesso che faccio?

Contro tutte le previsioni. Evento strano, dunque. Se è permesso di avere pareri anche a degli incompetenti, mi butto. Anche perché la necessità di capire è direttamente proporzionale con la stranezza. Da notare, ovviamente, che la stranezza è per me, non certo per chi ha votato la Schlein. Dunque, perché strano? 

E’ ormai evidente che la maggioranza degli italiani che accetta di fare politica la fa soltanto negandola, contestandola e collocandosi ai margini. I votanti dei Cinque Stelle ripudiano di Maio e votano Conte. I votanti PD ripudiano Bonaccini e votano Schlein. E’ difficile parlare di uno “spostamento a sinistra”. Non si sceglie chi è a sinistra, ma chi protesta. Per cui alla massa di chi protesta fuori dei partiti si deve aggiungere la massa di chi protesta dentro i partiti. Che poi Conte sia più a sinistra di Di Maio, può darsi ma non è chiaro. E’ più chiaro che la Schlein è più a sinistra di Bonaccini.

La sinistra di Schlein non nasce dal partito ma lo usa. Parla più di omosessualità che di lavoro giovanile

Ma è la tipica nuova sinistra che non nasce dal partito, ma lo usa. Non a caso la Schlein ha preso la tessera del PD proprio all’inizio della campagna elettorale per le primarie. E poi è soprattutto una sinistra che si sente di sinistra soprattutto – non esclusivamente, ma soprattutto – perché sostiene più i diritti civili che i diritti sociali. Si parla molto di più di diritti degli omosessuali e di LGBT, che di lavoro giovanile e di difesa delle famiglie e dei poveri. Insomma, la nuova sinistra PD è in primo luogo la riedizione moderna del pannellismo d’altri tempi. Pannella non c’è più e i radicali sono spariti – o quasi – ma c’è Elly Schlein. 

Intanto molti ringraziano. Ringraziano Renzi e Calenda. Diversi moderati del PD non se la sentono di diventare radicali e si sposteranno verso il centro. Il partito più a portata di mano è quello di Renzi e del suo sodale Calenda. Ringrazia Meloni che fatto la sua fortuna rubando voti al centro. Potrà continuare a fare la ladra. Ringrazia Salvini: qualcuno, finalmente, ha fatto capire in maniera convincente che è inutile votare PD e Salvini si aspetta che anche i sondaggi gli diano qualche ulteriore, consistente soddisfazione. 

Un mio amico me ne parla. È in ambascia. Non si riconosce in Schlein, si è incavolato quando Conte ha dichiarato guerra a Draghi e l’ha fatto cadere. Si sente venire il voltastomaco solo al pensiero di votare o Salvini, o Meloni, o, peggio ancora, Berlusconi. Allora, dimmi tu, mi chiede, cosa faccio? 

1 Comment

  1. Augusta Borghi ha detto:

    Grazie della vostra presenza e della lucidità con cui leggete gli avvenimenti, senza venir meno alla vostra appartenenza e alla vostra radice cattolica. Mi siete di grande conforto in questo tempo così difficile e smarrito. Grazie

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