Nuovi negrieri e schiavi dei nostri giorni

Una tragedia in mare. Una vittoria in politica
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Terra Santa senza pace
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La strage di Crotone.
Un’opera d’arte, provocatoria, di William Turner.
Speranza, fallace speranza! Dove sei adesso?

Crotone 27 febbraio 2023

Dal Corriere della sera (pagina 3)

«Era buio, saranno state le cinque circa. A un tratto gli scafisti, quattro in tutto, mentre eravamo a cinquecento metri dalla riva, hanno scorto delle luci … Si sono spaventati… hanno cambiato rotta… Ma c’era da far presto, aumentare la velocità: l’unico modo è stato quello di alleggerire il peso a bordo. Così hanno gettato gente in mare tra le onde che intanto sballottavano il motopeschereccio. Quanti? almeno venti persone».

Gran Bretagna 1836

In infuria il dibattito sull’abolizione della schiavitù. William Turner, in appoggio al partito abolizionista, decide di dipingere, filtrandole con il proprio tumultuoso lirismo, le vicende tragiche accadute 50 anni prima alla nave negriera Zong. 

William Turner – La nave negriera, 1840 – olio su tela, cm 91×123 – Boston

Il capitano per farsi ripagare dall’assicurazione un carico di schiavi malaticci, getta 132 africani, ancora vivi e incatenati ai ceppi, nelle acque infestate di squali dei Caraibi al largo della Giamaica. Ad essere assicurato era esclusivamente il “carico vivo”, non gli africani che fossero arrivati morti, ma solo quelli che avrebbero potuto essere considerati “perdite in mare”. Il capitano puntava al “risarcimento perdita carico”. L’assicurazione si rifiutò di risarcire il danno e si scatenò un lungo ignobile caso mediatico.

Turner dipinge un oceano nero, come una tempesta in arrivo, rosso come sangue; un mostro spalanca le fauci: inferno in alto mare.

L’opera venne demolita dalla critica che sbeffeggiò le catene galleggianti e la stenografia di segni infantili per mani gesticolanti, braccia semisommerse, gamba ancora ai ceppi sollevata e impotente, terribilmente in aria. 

Mala tempora currunt

Ieri e ancora oggi: casi mediatici, clausole, multe, scafisti, continenti martire, norme, cavilli, leggi attese…

Speranza, fallace speranza! Dove sei adesso?

Con questi suoi versi Turner accompagnò l’esposizione del dipinto. 

Il bianco dei teli sui corpi di Crotone diventa nel dipinto di Turner la profonda fenditura che apre l’oceano, apocalittico messaggio di speranza e di lotta: il mare si apre, come per Mosè, a un popolo in cerca di terra di salvezza. 

                                                                                     

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