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L’invasione di Lampedusa. L’impotenza della politica

7000 immigrati in un giorno. Problemi enormi per Lampedusa. Il problema immigrati corre più di tutte le dichiarazioni politiche di circostanza che si sono ripetute anche in questa occasione

La notizia

Nella giornata di mercoledì quasi 7 mila migranti sono sbarcati a Lampedusa. I giornali hanno riferito di cariche della polizia per contenere le proteste sul molo. Il parroco ha parlato di una: «Situazione apocalittica». Ormai gli immigrati sono più numerosi degli abitanti dell’isola.

I giornali hanno riferito anche la presa di posizione della premier Giorgia Meloni: “Il ricollocamento, ha detto Meloni, è la coperta di Linus, vanno fermati gli arrivi”.

Considerazioni di un osservatore esterno

Queste cifre confermano. Il fenomeno migrazioni è ormai inarrestabile. Non solo non si ferma, ma aumenta. L’Italia resta il primo porto di approdo verso l’Europa e Lampedusa il primo porto di approdo verso l’Italia. Basta guardare le distanze. Lampedusa dista 152 chilometri dalla Tunisia e 210 dalla Sicilia. 

Le dimensioni dei territori di approdo ingigantiscono le nostre impressioni. Resta impressionante, infatti, la piccolezza di Lampedusa (20,2 chilometri quadrati) rispetto alla grande Sicilia (25.711 chilometri quadrati) e alla grandissima Europa (10.530.000 chilometri quadrati). 

Lampedusa è la porticina stretta verso il nord. Lo è e resterà chissà fino a quando. L’attraversamento del Mediterraneo, infatti, costa moltissimo ai migranti e ridurlo vuol dire renderlo per loro accettabile e contenere di molto i pericoli.

L’affermazione di Meloni ci appare, se si può essere sinceri, patetica. Vanno fermati gli arrivi. Ma come? Ecco: manca il come. Sempre da osservatori esterni, ci domandiamo come è gestibile il fenomeno dei trafficanti, con i numeri ormai esorbitanti, con i governi di oltre Mediterraneo – la Libia, la Tunisia soprattutto – che non governano… Su questa sponda del Mediterraneo, la politica – Meloni nella fattispecie – dice che si devono fermare gli arrivi. Ma non si riesce. Meloni, di fatto, afferma che si deve gestire un fenomeno ingestibile. Quindi la politica – che è arte del fare – dice che si deve fare una cosa che non si riesce a fare. Cioè le politica non riesce ad assolvere il suo compito.

La buona e la cattiva politica

Conclusione molto scontata. La politica ha sempre degli ambiti in cui non ce la fa. Nessuna politica riesce a fare tutto quello che dovrebbe fare. In quei casi la buona politica riconosce di non farcela e dichiara di fare quel poco che riesce. Ha promesso molto, riconosce di fare poco. La cattiva politica dice di voler fare quello che sa di non poter fare. Fa poco, continua a promettere molto.

La politica del governo attuale sarà forse, una buona politica in altri ambiti.

Non lo è in quello dell’immigrazione. 

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