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Barbiana. Don Milani. Una “strana” arte. Gli immigrati

Assisi. L'istallazione di Eldorato presso la basilica di s. Francesco

Memoria, cronaca e arte
per qualche segno di speranza
L’oro delle coperte termiche. Immigrati e accoglienza

Barbiana nel 1954

Cento anni fa nasceva don Milani e il presidente della Repubblica Mattarella lo onora visitando Barbiana. La chiesetta del borgo accoglie il Presidente con la porta rivestita da fogli d’oro: sono le coperte termiche usate per soccorrere i migranti.

Oro “povero” per porte aperte

1954 /1967 – una scuola spersa in mezzo ai boschi accoglie i respinti: i ragazzi “negati allo studio”.

2023 – coperte termiche in mezzo al mare Mediterraneo “accolgono” i naufraghi dl viaggi verso una speranza.

Barbiana nel 2023

Rivestire la porta della chiesa di Barbiana rientra in un progetto ideato da Giovanni De Gara, artista fiorentino nato nel 1977.

Il 28 giugno 2018, nella Basilica di San Minato al Monte di Firenze, Giovanni De Gara inizia il progetto Eldorato; ricoprirà temporaneamente porte di chiese e accessi di luoghi significativi con coperte termiche comunemente usate per il soccorso, in particolare nel salvataggio di migranti naufraghi.

Idea e cronaca

L’dea è partita dalla basilica fiorentina di San Miniato come racconta l’artista: “…per i mille anni della chiesa più antica di Firenze… pensando alle valenze mistico alchemiche dell’oro, ho pensato a un dialogo delle coperte termiche con il duecentesco mosaico dell’abside… e con la porta di sinistra che riporta  inciso sulla pietra d’accesso la scritta “ianua coeli”, accesso al paradiso…”. Nello stesso tempo è successo che il ministro Salvini annunciasse la chiusura dei porti ai migranti… In quel momento ho pensato che anche Miniato era un migrante armeno… e la mia opera ha preso una forte valenza politica e di critica verso la scena dell’attualità italiana…”.

Da questo ha preso avvio una serie d’installazioni, tutt’ora in atto, dove la veste dei migranti  ricopre gli accessi verso spazi simbolici. L’iniziativa ha coinvolto 30 chiese in varie diocesi italiane, le sale di 22 comunità protestanti, 5 moschee dell’Unione delle Comunità islamiche; anche l’ingresso del convento di San Francesco ad Assisi.

“Eldorato” 

Giovanni de Gara ha intitolato le sue installazioni “Eldorato” evocando molteplici significati.

Eldorato non Eldorado

Dice l’autore: “E’ un progetto che racconta un’illusione; l’Eldorado era la terra dell’oro, da molti immaginata, da nessuno trovata… L’illusione di questo millennio è l’esistenza di una terra dorata, di benessere e di futuro, immaginata oltre l’orizzonte. Eldorado si è trasformato in Eldorato in questi che sono tempi di contraffazioni, di imitazioni… L’unico oro che (forse, non sempre) trovano i migranti è la coperta termica del primo soccorso.”

El

In ebraico El é la radice della parola Dio e nell’arte l’oro ha sempre rappresentato il sacro. Le coperte termiche rappresentano un oro povero che accoglie ogni Persona senza distinzioni di razza, genere e credo; l’oro di un Dio che salva, scalda, resite, fatto su misura per chi abbandona la propria terra o anche una scuola che non pro – muove.

Ianua coeli

Post scriptum. E se a Bergamo…

Nella nostra diocesi in plaghe dove il partito delle “porte chiuse” ha riscosso la maggioranza assoluta dei voti ci sarà stata o potrà esserci qualche Comunità interessata a questo momentaneo rivestimento di una propria porta?

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