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Le Pen, Salvini e amici. No, grazie

I francesi sono chiamati al voto, domenica 8 luglio.
Le raccomandazioni dei vescovi e la presa di posizione del giornale cattolico “La Croix”.
Coraggio e chiarezza esemplari. Anche per noi
La prima pagina della Croix del 6 luglio scorso

I francesi sono chiamati, domenica, al secondo turno di voto. Voto di fondamentale importanza, come ci hanno spiegato politici e commentatori, non solo per la Francia, ma per anche per l’Italia e per l’Europa intera. 

Tanti i commenti, i diversi posizionamenti a destra e a sinistra. Anche il mondo politico italiano ha preso posizione. In particolare, Salvini e Meloni hanno fatto grandi auguri di successo ai loro simili, i lepenisti del Rassemblement National. 

In tutti questi sommovimenti ci si chiede, come sempre peraltro, quale sia posizione del mondo cattolico.

Gli ammonimenti dei vescovi

I vescovi – francesi, in questo caso – hanno scritto una lettera ai credenti cattolici di Francia. Tra le altre cose i vescovi dicono:

L’ 8 luglio, qualunque siano le nostre scelte elettorali, tutti noi francesi dovremo ancora e sempre rispettare i nostri concittadini che hanno opinioni diverse dalle nostre e lavorare insieme per la continuità e il miglioramento della nostra vita sociale comune. Dovremo ancora volere che il nostro Paese onori i suoi impegni e serva la pace e la giustizia nel mondo. Dovremo sempre guardarci dalla violenza, stare attenti a non diffondere rabbia e odio, a non rassegnarci all’ingiustizia ma lottare per la giustizia con i mezzi della verità e della fraternità. Domani tutti dovranno sempre preoccuparsi di chi sta peggio di loro. Noi cattolici lo faremo attingendo alla grazia di Dio e alla nostra fede nella sua salvezza, per superare paure, rabbie, ansie e per essere ‘artigiani di pace’ e attori di amicizia sociale”.

La presa di posizione del giornale

I vescovi esprimono le grandi convinzioni “a monte”, dalle quali partire per le scelte “concrete”. Non dicono che partito votare. “A valle” però esistono altri canali che, meno istituzionali, sono più liberi e liberi anche di dire qualcosa di più preciso. Tra questi canali, il più illustre è il quotidiano “La Croix”, ritenuto il “giornale dei cattolici francesi”. Nel numero di venerdì 6 luglio, dunque il numero che è in edicola all’antivigilia del voto, viene pubblicato un editoriale molto impegnativo.

Certamente c’è molto di vago nel programma elettorale del Rassemblement national dice il giornale – soprattutto per quanto riguarda l’economia. Ma vi è anche un punto fermo preciso: la preferenza nazionale e la designazione degli stranieri come capri espiatori. In nome dei valori della Croix, in nome delle convinzioni sacre della nostra tradizione cristiana, non possiamo accettarlo. Non possumus. 
Che alcuni elettori siano inquieti per se stessi e per il paese, – continua l’articolo – che chiedano di essere maggiormente riconosciuti, che aspirino a vivere dignitosamente del loro lavoro, che chiedano una ristrutturazione dei servizi pubblici: tutto questo è legittimo. Ma che queste attese giustifichino il rifiuto dell’altro, no. 
Rimaniamo anche animati da uno slancio europeo e uno sguardo aperto sul mondo. Pensiamo in maniera particolare ai nostri amici ucraini, che non vorremmo vedere abbandonati. Le derive del nazionalismo e del populismo le abbiamo già provate”. 

Magnifica chiarezza. No alle derive anti immigrati, no alle prese di distanza dall’Ucraina che Le Pen e i loro omologhi italiani proclamano, no alle chiusure nazionaliste e antieuropee. Dunque, la conclusione è inevitabiel: un cattolico non deve votare RN. 

Una lezione per i credenti, anche per quelli al di qua delle Alpi

E’ una lezione che non riguarda solo i credenti al di là delle Alpi. Molti cattolici, al di qua e al di là delle Alpi, per non tirar dentro il vangelo nella politica, non fanno politica. Ma ci sono degli estremi di fronte ai quali è difficile non dire nulla e per di più in nome del Vangelo. La Croix ha scelto, esemplarmente. 

Mi chiedo se l’Avvenire per l’Italia e l’Eco di Bergamo per Bergamo hanno sempre avuto lo stesso coraggio. Mi viene qualche dubbio.

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