Maria la Tuttasanta

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Il senso profondo del mistero della “Immacolata”.
Nadiamaria è monaca di clausura nel monastero delle clarisse di Lovere

 

In questa solennità di terra e di Cielo, Maria ci viene incontro come la Tuttasanta. Georges Bernanos scrive che “la Vergine era l’Innocenza”. In lei risplende tutta la bellezza di una creatura che ha risposto alla sua vocazione in pienezza: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38). In questa donna di Nazaret si è resa manifesta l’enorme potenza di bene e di grazia che Dio nasconde negli uomini e nelle donne plasmati a sua immagine e somiglianza.

“Immacolata”

La chiamiamo “Immacolata”, “Tuttasanta” e usiamo superlativi di ogni genere per provare a dire un frammento di questo splendore. Penso però che Maria abbia vissuto una quotidianità intessuta di fatica e di gioia, senza sentire il peso e l’onore di questo privilegio. La sua purezza non gettava ombra sugli altri. Irradiava anzi una luce sorprendente e lieta, capace di ridestare lo stupore e la gioia. Infatti «appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?”» (Lc 1,41-43). La Madre del Signore ci raggiunge qui e ora per prenderci per mano e per trascinarci nella sua danza:

«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata» (Lc 1,46-48).

Con l’audacia dei piccoli e dei poveri, con assoluta tranquillità, Maria ci convince ad abbandonare tutte le nostre pretese e le nostre presunzioni per salire in alto. Per osservare e vivere ogni cosa con uno sguardo di luminoso che già contempla un futuro arduo e bellissimo.

La Torre di Maria nella Sagrada Famìlia, a Barcellona

Domani, a Barcellona, verrà inaugurata la Torre di Maria della basilica della Sagrada Família. Questo pinnacolo alto 138 metri, rende visibile qualcosa di questo mistero. E’ una torre è vuota al suo interno, figura di Maria che ha lasciato a Dio tutto lo spazio. La torre viene inondata di luce solare come la Vergine di Nazaret che è stata avvolta dallo Spirito per donare al mondo la luce di Cristo. Il pinnacolo della Sagrada Família lascia entrare i raggi del sole che illuminano l’altare dove si rende presente il Sole che sorge dall’alto per la nostra salvezza. Sulla cima del pinnacolo brillerà una stella di vetro e di acciaio poiché Maria è la Stella del mattino. E’ colei che ancora si lascia attraversare dalla luce divina perché tutti possano conoscere la gioia vera.

Così sia anche per noi, servi e discepoli del Signore, chiamati a portare in questo tempo la fragranza del Vangelo. Per intercessione di Maria, ci sia data la possibilità di far trasparire Cristo Gesù in ogni gesto e parola!

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