
L’Atalanta è una fede, dice la pubblicità sui giornali. L’importante è che la fede non sia una Atalanta.
Ci sono persone che vivono le relazioni come un momento del loro potere. Quando finisce il potere finiscono le relazioni.
Tra due persone esiste spesso una relazione asimmetrica (nel senso che una si aspetta qualcosa che l’altra non le dà). Avviene spesso che tra queste due persone finisce la relazione e resta solo l’asimmetria.
Si incomincia a fumare prima dei 18 anni. Ed è abbastanza facile capire perché. Si fuma – e si fa molto altro – perché si imita. Si fa quello che fanno tutti. Quello che fanno tutti diventa la regola.
Ma allora, si è liberi e non si è liberi? Si è liberi di fare quello che fanno tutti. Si è liberi di non essere liberi.
Il Vangelo “manuale di spiritualità quotidiana”. Ho letto da qualche parte. Solo che se il Vangelo è un manuale i cristiani sono farisei.
I giovani spesso sono conservatori. Dunque, chi ha davanti a sé il futuro lo vede come passato.
I preti giovani sono – diverse volte – più conservatori dei loro coetanei. Il “Vangelo che sta davanti” è diventato il “Vangelo che sta dietro”.
Si nasce di meno. Naturale. Si nasce di meno perché si spera di meno. Non si regala un futuro che non si ha.
Celebro. Poi mi fermo a parlare con un gruppo di “fedeli”. Si incomincia a ingranare. Però, come è strano: il Vangelo ingrana se ingraniamo noi che lo dobbiamo annunciare. Un bel guaio. Per il Vangelo. E per noi.