Ratzinger e i preti e i pedofili. Parere personalissimo

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Ratzinger e i preti e i pedofili. Parere personalissimo

IL PAPA EMERITO BENEDETTO VI JOSEF RATZINGER

Tutti i siti, i giornali, i telegiornali parlano di Papa Ratzinger.
Non avrebbe preso le misure giuste contro quattro casi di pedofilia

Sono casi emersi da un dossier commissionato dalla diocesi di Monaco e si riferiscono agli anni 1977-1982 quando Ratzinger era vescovo a Monaco di Baviera. Ratzinger afferma di non essere stato al corrente dei casi. Si attendono sviluppi.

Da parte mia, non posso fare a meno di reagire da prete a questo fattaccio. È inevitabile e mi sono venuti in mente alcune sommarie osservazioni.

La macchia infamante della pedofilia. Precisazioni

La più importante. La pedofilia da parte dei preti è una inconfessabile porcata. Perché lo è comunque. Perché fatta da preti. Perché fatta su bambini e ragazzi. Perché gioca sporco con la fiducia che viene concessa al prete. Questo ovviamente deve essere ribadito e deve determinare tutto quello che si può dire dopo.

Ma si può dire qualcosa dopo. Si deve, anzi.

Le notizie sono quasi sempre riferite con delle cifre assolute. In questo caso, per la diocesi di Monaco, si parla di 497 casi di abusi. Non tutti dicono però che gli abusatori non sono 467 ma 261 (173 sacerdoti, 9 diaconi ed altri responsabili di servizi pastorali). Dunque, ci sono stati casi di recidiva, di gente inquietante che aveva l’abitudine. Poi, però, non si fa molto notare che l’arco di tempo copre oltre 70 anni, 74 anni per l’esattezza.

Siccome si danno le cifre degli abusatori, sarebbe molto importante dare le cifre complessive dei preti che, nella diocesi di Monaco, hanno agito in quell’arco di tempo. Questo per valutare con chiarezza quale fosse la dimensione del marcio che inquinava la Chiesa di Monaco. Se quei preti malandrini sono 261 su mille è un macello. Se sono 261 su diecimila è ancora un macello, ma sono 261 – o se si vuole essere precisi – 467 su diecimila. E non è la stessa cosa. Ora, mi domando, come mai l’informazione riferisce sempre un dato e non riferisce mai l’altro?

A proposito di Ratzinger. Ha avuto a che fare con 4 casi su 467, dagli anni 1977 al 1982, 50 anni fa. Forse non ha fatto quello che poteva fare. Lui dice che non sapeva. Mi pare di capire che si fatica a credergli. Ma è proprio così sicuro che la sensibilità che abbiamo oggi c’era anche allora? Se ne deve fare colpa a Ratzinger se era anche lui figlio di quel tempo e di quella Chiesa?

Il delitto perfetto e la critica alla Chiesa

Vorrei concludere con due affermazioni, diciamo così, generali.

Prima osservazione generale. Mi pare che si debba prendere atto che della Chiesa, normalmente, si parla male. Non trovo molta gente che difenda la Chiesa di oggi: non la Chiesa dei pedofili, ovviamente, ma la Chiesa in generale. Neanche il sagrista difende il suo parroco, anzi: soprattutto lui lo critica perché lo conosce bene. Quando ho visto in TV i volumoni del dossier di Monaco ho avuto la sensazione che quelle accuse erano necessarie, ma portavano acqua al mulino, che girava già di suo, vorticosamente.

Seconda affermazione generale. La ferocia con cui molta gente aggredisce la Chiesa che si macchia della vergogna della pedofilia mi fa venire un sospetto. Si è scovato il delitto perfetto: un porcata, una porcata commessa da uomini di Chiesa, un porcata commessa contro bambini indifesi… Il delitto è talmente perfetto che è necessario, doveroso condannarlo.

Solo che, proprio perché il delitto è perfetto, diventa perfetta l’accusa. Ora, l’accusa perfetta verso un delitto perfetto, dispensa da altre accuse meno perfette verso delitti meno perfetti. Ci si sente puri perché si è scovato il delitto impuro per eccellenza. A questo punto, io accusatore dei pedofili, mi sento in pace se continuo a fregare il fisco, se non me importa un cavolo degli altri, se degli immigrati dico solo che vanno rimandati a casa loro… eccetera eccetera.

Concludendo

Questa ultima affermazione – ma anche la penultima – sono gravemente sbagliate perché difendono l’indifendibile. Le ho dette perché mi sono venute in mente. Ma non avrei dovuto dirle.

Alla fine, però, ripeto quello che ho detto all’inizio. Lo ripeto proprio con un copia incolla:

La pedofilia da parte dei preti è una inconfessabile porcata. Perché lo è comunque. Perché fatta da preti. Perché fatta su bambini e ragazzi. Perché gioca sporco con la fiducia che viene concessa al prete. Questo ovviamente deve essere ribadito e deve determinare tutto quello che si può dire dopo.

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