Urgenze sociali. Appunti. Solo appunti su un paio di temi comunque interessanti. Il salario minimo garantito. Se ne fa un gran parlare, ma è un “falso problema”, per varie ragioni. La prima è che tutti i Contratti Nazionali di Lavoro prevedono già un minimo salariale per ogni mansione all’interno di ogni categoria.
La seconda è che la retribuzione oraria viene molto spesso integrata in vari modi. Sono i premi, i bonus, le agevolazioni, i permessi retribuiti, i benefit, lo welfare aziendale e quant’altro. Tanto che è impossibile definire un salario minimo all’interno di un dato contratto di lavoro. Un salario minimo fissato per legge metterebbe a rischio i vantaggi conquistati negli anni dai lavoratori.
Il salario minimo dovrebbe essere inoltre modulato a seconda che il lavoro sia più o meno usurante, che è alla fin fine il motivo per cui esistono contratti diversi per le diverse categorie di lavoratori.
Il salario minimo nazionale infine dovrebbe essere differenziato nelle varie aree economiche del Paese, in funzione del potere d’acquisto del salario stesso sul territorio.
Il vero problema ed il vero scandalo è la presenza di un numero enorme dei cosiddetti “contratti pirata”, fatti ad hoc, per abbassare il salario e le tutele dei lavoratori.
Altro che legge sul salario minimo garantito! E’ assolutamente necessaria e urgente una legge sulla rappresentanza sindacale, anche per dare attuazione all’Art. 39 della Costituzione.
Urgenze sociali. Appunti. Accanto a temi di cui si parla troppo, esistono temi di cui si parla troppo poco o per nulla.
L’Art. 46 della Costituzione, mai attuato, così recita:
Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.
I lavoratori devono essere coinvolti in una forma di compartecipazione aziendale, che può essere attuata in maniere diverse a seconda delle categorie e delle aziende interessate. Il fine è quello di coinvolgere positivamente i lavoratori nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. Questo perché venga applicato il principio secondo il quale “è più vantaggioso per tutti operare tutti insieme per allargare la torta piuttosto che litigare per ottenere una fettina più larga a danno della controparte”.
Si parla molto della necessità della formazione continua dei lavoratori per renderli idonei a sostenere le sfide del prossimo futuro, ma nessuno parla della altrettanto urgente necessità di formare adeguatamente gli imprenditori a svolgere il loro compito secondo i principi della “Responsabilità Sociale di Impresa” e del “Bilancio di Sostenibilità”: ma questo è un capitolo a parte di cui potremo parlere in una prossima occasione.