La Pentecoste. Lo Spirito. Due immagini

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La Pentecoste. Lo Spirito. Due immagini

Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, La Pentecoste - Chiesa di Santo Spirito - Bergamo (particolare)

Nella Chiesa di Santo Spirito, a Bergamo
Due immagini, una moderna,
una rinascimentale

 

Lo sguardo moderno: Francesco Somaini

1972 – Francesco Somaini – La discesa dello Spirito Santo

 La chiesa di Santo Spirito impone i suoi volumi all’innesto dell’antica Contrada di Prato con il Borgo Pignolo; dai tetti spuntano i suoi fianchi laterali, rifiniti, ariosi, monumentali.

Il fronte è invece rustico, anche se nella parte alta prende leggera bombatura di gusto barocchetto; dalla sconnessa trama traspaiono fornici trecenteschi; curatissimi, ma abortiti, rifacimenti rinascimentali si affiancano allo sbocconcellato portale roccocò.

Dal rosone fino al tetto entra (ma anche esce), sale (ma anche scende) una colata di bronzo fuso da Francesco Somaini nel 1971: rappresenta la forza dello Spirito data per costoloni, ascendenti e discendenti, accentuati da striature d’oro.

Il tutto sembra consolidare i materiali sconnessi della facciata assimilatisi in secoli di devozione al “Santo Spirito”.

Al vertice verso il culmine del tetto a capanna, la scultura prende forma di colomba pronta a planar sul borgo; nel rosone alla base, la brezza mossa dalla colomba, quasi turbine, si trasforma in nube e il bronzo sembra evaporare fuori dalla navata del tempio per diffondersi sopra le vie.

 

 

Una lapide a fianco, sulla destra, ricorda scopi e committenti:

Questa facciata che l’Isabello e i Caniana lasciarono incompiuta e i secoli resero fatiscente…
accogliendo affettuoso desiderio di Papa Giovanno XXIII…
ambasciatore il card. Gustavo Testa
e finanziatore munifico il card. Richard Cushing
.

 

 

 

L’installazione provocò nella Bergamo del 1971 non poche polemiche e molti ottusi commenti.

Francesco Somaini nasce nel 1926 in provincia di Como. Allievo di Giacomo Manzù all’Accademia di Brera, dopo la laurea in giurisprudenza, si afferma come scultore astratto. Si impone all’attenzione internazionale alla Biennale di Venezia del 1956 e ottiene il primo premio per la scultura alla Biennale di San Paolo del Brasile del 1959. La sua scultura vuole essere strumento di riqualificazione dei tessuti urbani. Muore a Como nel 2005.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo sguardo rinascimentale: Borgognone

 

1508 – Ambrogio da Fossano detto il Bergognone – Polittico della Pentecoste

 

Non l’ispirazione di un singolo artista, ma la dottrina dei Canonici Lateranensi, le disponibilità finanziarie della Famiglia Tasso, in particolare l’ambizione di Domenico, suggerirono cinque secoli prima al Bergognone una più articolata rappresentazione della Pentecoste.

Le scelte iconografiche seguirono in particolare i valori fondanti dell’ordine dei Canonici Lateranensi, giunti da poco a Bergamo e impegnati ad animare l’evangelizzazione del popoloso borgo di Pignolo.

I dieci scomparti incastonati nella splendida cornice illustrano la presenza dello Spirito nella vicenda dell’umanità. Il prologo sta nella cimasa: l’Eterno circondato da angeli apre le braccia e piega lo sguardo sulla storia. Primo atto l’Annunciazione: Maria esprime il “fiat” presso uno scaffale che allinea libri.

Nella pala centrale prendono forma due “chiese”; in un edificio basilicale (che ricorda San Satiro appena allestito da Bramante a Milano) nasce la Chiesa.

Ambrogio Bergognone, in un ardito azzardo prospettico, coniuga spazi fisici e sentimenti.

Il trono di Maria fa da perno tra la volta a botte del Cenacolo, scandita dalle nervature dorate del volo della colomba, e il cerchio di sguardi che si concentrano sulle mani giunte della Madonna, centro plastico e simbolico dell’intera pala.

 

Non vengono rappresentate le fiammelle, come nella consolidata iconografia dello Spirito, ma lo spazio “rinnovato”, veicolato dalle nervature dalla cornice, si dilata negli scomparti laterali nelle storie di profeti e dottori, padri della Chiesa.

Dogma e teologia si stemperano nella leggera atmosfera che filtra anche nel Cenacolo e illumina vicende feriali, come quella di Agostino che incontra sulla spiaggia il bambino che travasa il mare nella buca di sabbia.

L’epilogo della narrazione è nei piccoli tondi con Marta, la vita attiva con manto rosso, Maria, la vita contemplativa con il manto nero.

 

Di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone si hanno notizia tra il 1481 e il 1522. Coniuga con originale sintesi il rinnovamento della pittura, avviato da Vincenzo Foppa, al cromatismo di cultura franco – provenzale.

Evolve in seguito il suo linguaggio con personale assimilazione dei modi introdotti in Lombardia da Bramante e da Leonardo e, con delicati accordi cromatici, riesce ad esprimere trepidi accenti devozionali.

 

 

 

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