
Due mostre fotografiche a Bergamo, in questi giorni. Tutto molto interessante: luoghi, allestimenti, promotori, temi.
La prima al Monastero del Carmine, in un contesto dove il tempo ha trasformato i muri in palinsesti ectoplasmatici, la seconda tra i frammenti di archeologia industriale, negli spazi recuperati dell’ex centrale Daste e Spalenga.
In sobrio, raffinato cartone ondulato.
L’Associazione Fotografica nasce nel 2015 da un gruppo di bergamaschi appassionati di fotografia. Lo scopo è “…dare voce a chi non ha voce attraverso le immagini…”, affrontando grandi temi di attualità, raccontati dagli scatti di fotografi di prestigio internazionale“…che si sporcano le mani, vanno oltre i confini, oltre il filo spinato”. La fotografia testimonia, documenta e provoca; costruisce nuove responsabilità.
Già nel 2016 l’Associazione inaugura la prima edizione di FOTOGRAFICA, primo festival di fotografia di Bergamo, con il titolo “Oltre Confine” per raccontare i migranti
Alessandro Penso – Due profughi siriani a Lesbo (“Madonna col Bambino”), 2015
La seconda edizione nel 2018, “Equilibrio sottile”, viene dedicata al rapporto uomo ambiente, cambiamento climatico, sviluppo sostenibile
Gianni Berengo Gardin – Venezia, Il passaggio in Bacino di San Marco vista da via Garibaldi, 2012/’14
Al Carmine nove temi di nove autori (tre sono bergamaschi).
Quattro autori raccontano i “margini della società vicina”:
I ragazzi dei quartieri periferici del “ventre” di Palermo
Francesco Faraci – Malacarne, Kids Come First, 2016
Le baraccopoli (un essere umano su sei, nel mondo vive in una baraccopoli – succede anche a Brescia – a Bergamo?)
Sergio Ramazzotti – Baraccopolis
Il carcere (scatti di istanti passati insieme a detenuti)
Valerio Bispuri – Prigionieri, 2019
I due volti di Zingonia, tra desolazione e resilienza
Giovanni Diffidenti – L’altra faccia, 2019
Tre serie di scatti illustrano mondi arcani e società remote.
Il popolo del Pamir nella regione dell’Afghanistan che si incunea nella Cina
Silvia Alessi – Il piccolo Pamir afghano
il viaggio del treno ospedale che porta assistenza sanitaria nelle aree più remote della Siberia
Emile Ducke – Diagnosi
Regioni lontane di natura incontaminata come destinazioni di un viaggio interiore alla ricerca del “principio vitale”
Cristian Rota – Physis
Due percorsi visivi illustrano gli spazi dello spirito e dei sentimenti:
le fedi e le tradizioni dei popoli più deboli e indifesi – il sacro fotografato con sguardo caravaggesco
Monica Bulaj – Broken Songlines
L’amore di una donna nel “buco nero” dell’Alzheimer
Fausto Podavini – MiRella, 2018
Fausto Podavini – MiRelLa, 2018
In conclusione: immagini struggenti, dove la ricerca estetica diventa provocazione etica.
(letteralmente in periferia – nel nuovo Centro sociale di Celadina)
A Daste è allestita la seconda piccola mostra del festival dedicata al fotografo Gabriele Basilico (Milano 1944/2013).
Sono esposti parte degli scatti della serie “Attraversare Bergamo” commissionate all’artista dalla locale ANCE (Associazione Costruttori) nel 1998.
Con attenzione quasi fobica alla “Città che sale”, disabitata, senza uomini e alberi, fatta di luci e di ombre, Basilico interpreta i consueti luoghi del quotidiano con sguardo algido, restituendo una monocroma Bergamo metafisica, sospesa in un’atmosfera di attesa.