Ma sono ancora vivi i ricordi delle esperienze estive ed anzi, a distanza di tempo, le si possono rileggere in modo sapienziale.
Personalmente ho guidato due pellegrinaggi per giovani in tenda e sacco a pelo in Terra Santa della durate di 16 giorni ciascuno. Ho avuto modo di condividere la rilettura con confratelli che a loro volta hanno guidato pellegrinaggi per giovani a Santiago di Compostela, il cammino sulla Magna Via Francigena in Sicilia, un trekking sulle Alpi della Val Maira e un altro trekking sulle Alpi al confine tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia.
Luoghi diversi con contenuti di riflessione e meditazione. Diversi ma con alcune caratteristiche comuni che rendono queste esperienze molto significative e feconde per i giovani che hanno partecipato. Proviamo ad elencarne qualcuna:
Tra i vari frutti che generano queste esperienze si riscontra un crescere nella grinta, nel desiderio di prendere in mano la propria vita, di maggiore conoscenza e consapevolezza di sé, di desiderio di approfondire la relazione con Dio e riflettere/meditare di più.
Alla luce di tutto ciò condivido alcune considerazioni varie.
Proprio perché spesso i ragazzi sono refrattari alle liturgie classiche (per motivi diversi) o ai percorsi di gruppo classici credo che lo strumento del trekking spirituale, dei cammini e dei pellegrinaggi vada ulteriormente valorizzato e sistematizzato. Realizzare proposte diverse per tipi di persone diverse in un progetto di esperienze di crescita successive per sensibilità e situazioni di vita diverse. Ad esempio è diverso il trekking spirituale dal cammino sulla Francigena o sui passi di San Francesco, o il cammino di Santiago o il pellegrinaggio in Terra Santa e nelle altre Terre Bibliche.
Queste esperienze ci dicono che i giovani sono molto più permeabili e curiosi di quello che si crede
Queste esperienze ci dicono che i giovani sono molto più permeabili e curiosi di quello che si crede, quando ci si limita a guardarli con gli occhi tradizionali. In realtà è possibile un loro commino verso una proposta spirituale, la riflessione, l’ascolto della Parola di Dio.
Credo anche che a livello di C.E.I. l’ambito dei pellegrinaggi, cammini e trekking dovrebbero avere un Ufficio specifico con appositi approfondimenti, materiale organizzativo, riflessioni, proposte. Scisso dal generico Ufficio della Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport e con un responsabile ed una equipe esperta, sensibile a queste modalità e creativa.