Trekking, cammini, pellegrinaggi

Le nostre angosce di fronte all’universo sconfinato
Ottobre 10, 2022
“Un uomo si conosce veramente alla fine”. don Sergio e l’esperienza della malattia e della morte
Ottobre 13, 2022
Vedi tutti

Trekking, cammini, pellegrinaggi

Profili di due pellegrini in cammino verso Santiago, dal Monte do Gozo

L’estate è ormai terminata
e ci siamo inoltrati in quello che chiamiamo “l’anno sociale”
(accademico, pastorale, sportivo, ecc.).

Ma sono ancora vivi i ricordi delle esperienze estive ed anzi, a distanza di tempo, le si possono rileggere in modo sapienziale.

Terra Santa, Santiago di Compostela, la montagna… Molte esperienza “diverse”

Personalmente ho guidato due pellegrinaggi per giovani in tenda e sacco a pelo in Terra Santa della durate di 16 giorni ciascuno. Ho avuto modo di condividere la rilettura con confratelli che a loro volta hanno guidato pellegrinaggi per giovani a Santiago di Compostela, il cammino sulla Magna Via Francigena in Sicilia, un trekking sulle Alpi della Val Maira e un altro trekking sulle Alpi al confine tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia.

Luoghi diversi con contenuti di riflessione e meditazione. Diversi ma con alcune caratteristiche comuni che rendono queste esperienze molto significative e feconde per i giovani che hanno partecipato. Proviamo ad elencarne qualcuna:

  • Vivere una sobrietà radicale da cui derivano molti frutti. In particolare il recupero di un gusto della vita senza bisogno di troppi artifici e sovrastrutture, una maggiore genuinità e qualità delle relazioni.
  • La condivisione tra i ragazzi delle risonanze frutto delle riflessioni, meditazioni ed esperienze vissute durante il giorno. Sono scambi che arricchiscono notevolmente i partecipanti che fanno esperienza di una comunione (e quindi anche comunità) più intensa. E’ quello che capita quando si arriva a condividere cose intime e profonde. E in maniera più profonda di quanto avviene con persone con le quali ci si conosce da tanto tempo.
  • La scansione delle giornate ordinate con i tempi di cammino, relax, riflessione, pranzi, pulizie, riposo, incontri aiuta sia a fare ordine in sé stessi che ad acquisire uno stile anche per quando si rientra a casa.
  • Il cammino, i luoghi, la natura rendono le persone molto più permeabili agli input, riflessioni, sollecitazioni, meditazioni, più che se si fosse a casa in un’aula parrocchiale, con i conseguenti buoni frutti per la vita delle persone.
  • L’esperienza di fraternità e convivialità accogliente che hanno una potenza rigenerativa delle persone.
  • L’arricchimento umano e spirituale che generano vari giorni vissuti in questo modo e l’apertura mentale che deriva dall’incontrare luoghi e persone diverse dall’abituale.

Tra i vari frutti che generano queste esperienze si riscontra un crescere nella grinta, nel desiderio di prendere in mano la propria vita, di maggiore conoscenza e consapevolezza di sé, di desiderio di approfondire la relazione con Dio e riflettere/meditare di più.

Possibilità nuove di contattare i giovani

Alla luce di tutto ciò condivido alcune considerazioni varie.

Proprio perché spesso i ragazzi  sono refrattari alle liturgie classiche (per motivi diversi) o ai percorsi di gruppo classici credo che lo strumento del trekking spirituale, dei cammini e dei pellegrinaggi vada ulteriormente valorizzato e sistematizzato. Realizzare proposte diverse per tipi di persone diverse in un progetto di esperienze di crescita successive per sensibilità e situazioni di vita diverse. Ad esempio è diverso il trekking spirituale dal cammino sulla Francigena o sui passi di San Francesco, o il cammino di Santiago o il pellegrinaggio in Terra Santa e nelle altre Terre Bibliche.

Queste esperienze ci dicono che i giovani sono molto più permeabili e curiosi di quello che si crede

Queste esperienze ci dicono che i giovani sono molto più permeabili e curiosi di quello che si crede, quando ci si limita a guardarli con gli occhi tradizionali. In realtà è possibile un loro commino verso una proposta spirituale, la riflessione, l’ascolto della Parola di Dio.

Credo anche che a livello di C.E.I. l’ambito dei pellegrinaggi, cammini e trekking dovrebbero avere un Ufficio specifico con appositi approfondimenti, materiale organizzativo, riflessioni, proposte. Scisso dal generico Ufficio della Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport e con un responsabile ed una equipe esperta, sensibile a queste modalità e creativa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.