Mattia (nome di fantasia), 7 anni, è stato sottoposto a un difficile innovativo trapianto di cuore al Papa Giovanni. I medici gli avevano raccontato che lui, Mattia, si trovava su una navicella spaziale: era per aiutarlo ad accettare l’”avventura” del trapianto. Dopo il trapianto la mamma ha raccontato che Mattia si è sentito male che “gli Elfi laureati in Medicina” gli hanno aggiustato il problema al cuore.
Gli Elfi sono veri per Mattia. E crede fermamente che sono veri perché mamma e papà glielo hanno raccontato. La realtà è vera perché la parola dei genitori assicura. Questione di fiducia, insomma.
E’ lo schema tipico del credente che crede che il Natale è vero non perché lui l’ha verificato ma perché gli è stato raccontato da una Parola di cui lui ha fiducia. Per questo bisogna diventare bambini per credere davvero. Soprattutto a Natale, la festa di un Bambino per gente disposta a diventare bambini per credere al Bambino.
Il grande attore francese viene difeso da 56 rappresentanti noti del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno firmato una lettera aperta.
Ma l’attore è accusato di violenza da parte di 17 donne. Difficile pensare a una colossale messinscena.
Ci risiamo. Mi vien in mente il caso Cesare Battisti e altri casi famosi di terroristi protetti sulla base della dottrina Mitterrand. I grandi sono superiori alla giustizia. La grandeur francese sonnecchia nel cuore di tutti i cugini d’oltralpe.
Due pagine del Corriere di qualche giorno fa.
Ormai è evidente. Se il Corriere dedicasse due pagine ai maschi che hanno lasciato il segno sarebbe accusato di oscurantismo.
Come mai allora le due pagine per le donne “che hanno lasciato il segno”? O è perché le donne prevalgono e impongono la loro forza. O è perché continuano a soccombere e hanno bisogno di controbilanciare. In ogni caso le due pagine sono la denuncia di uno squilibrio. Il problema non è risolto.
Il Corriere si è incaricato di informarci.