Messina Denaro: niente funerale religioso

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Il boss mafioso non avrà un funerale religioso. Ma nel suo ultimo rifugio non si sono trovati santini e bibbie che, invece, si trovavano spesso nei rifugi di altri capi mafia. La mafia si è laicizzata

È morto Messina Denaro. È stato comunicato che non ci sarà funerale religioso. Le autorità religiose siciliane seguono sempre questa prassi verso i capimafia. Mi pare giusto e inevitabile.

Le bibbie e i rosari di Bernardo Provenzano

Ma non era cosa scontata in passato. I mafiosi hanno spesso la tendenza a mettere insieme devozione personale e malaffare mafioso. E’ una notizia cha abbiamo letto più volte: nei nascondigli dei capimafia si sono trovati spesso santini e rosari e, qualche volta, tracce di celebrazioni di messe da parte di preti amici e condiscendenti.

Pietro Aglieri si era costruito una cappella privata per la celebrazione della messa

Bibbie e rosari sono stati rinvenuti del covo di Bernardo Provenzano a Montagna dei Cavalli nelle campagne di Patti (Palermo). Il carmelitano Mario Frittitta si recava regolarmente a Bagheria per celebrare messa nel rifugio del latitante Pietro Aglieri in cui era stata allestita una cappella privata fornita di altare. E’ notizia risaputa l’assidua presenza dei boss in prima fila nelle processioni delle feste patronali utilizzate come vetrina per ribadire il proprio controllo del territorio con la benedizione ecclesiastica, tanto che molti vescovi meridionali hanno dovuto emanare delle specifiche normative per arginare le infiltrazioni mafiose.

Messina Denaro, il mafioso “laico”

Nelle abitazioni di Messina denaro, non si è trovato nessun crocifisso e nessun santino. Prima che la Chiesa “scomunicasse” il boss, negandogli il funerale, è stato il boss a scomunicare la Chiesa. La nuova mafia è anche una mafia che si è laicizzata. Non ha bisogno di coperture ecclesiastiche e sacre per far passare le sue mattanze.

La mafia si laicizza e la Chiesa scomunica la mafia

E’ un passaggio decisamente positivo. La mafia appare chiaramente quello che è: una semplice, potentissima organizzazione del malaffare. E la Chiesa, da parte sua, può cominciare ad essere, più diffusamente e più apertamente, quello che è: una fraternità ispirata dal Vangelo, che non ha nulla da spartire con chi ammazza e fa violenza. 

Talmente nulla da spartire che, di fronte alla morte di Messina Denaro, la chiesa non solo non partecipa alla morte del capo, ma dichiara ufficialmente di non volerlo fare. La benedizione, spesso elargita in altri casi, viene sostituita, in questo caso, da una effettiva scomunica: non prego sulla tua bara perché con i tuoi ammazzamenti ti sei posto fuori dalla Chiesa. E’ un atto di coraggio forse scontato, ma necessario.

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