Le multinazionali al top

Salvini, varia politica, terremoti e diluvi
Settembre 17, 2023
Le riforme della diocesi funzionano se il centro decide
Settembre 20, 2023
Gli aumenti vertiginosi della concentrazione delle ricchezze. Molte multinazionali sono più ricche di molti Stati

“Eat the rich” è la scritta posta su una scatoletta di cibo con il disegno di un ricco che viene cotto sopra un fuoco. È questa l’immagine provocatoria che fa da copertina alla 13° edizione di “Top200”, il report annuale (basato sui dati relativi al 2022) sulle principali multinazionali curato dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo. Il motto provocatorio richiama una celebre frase di Jean-Jacques Rousseau: «Quando il popolo non avrà più da mangiare, allora mangerà i ricchi». Così si esprime con chiarezza da che parte si pone chi ha predisposto il dossier.

I profitti delle multinazionali raddoppiati in dieci anni

Nel merito si tratta – come nelle precedenti edizioni – di uno studio puntuale, sia perché i dati riportati forniscono un quadro preciso della ricchezza delle imprese multinazionali, sia per l’attualità della problematica in un mondo che presenta enormi disuguaglianze.

62 multinazionali negli USA, 61 in Cina, 3 in Italia

Il sottotitolo – “la crescita del potere delle multinazionali” – sintetizza il risultato che emerge dal report. Anzitutto i profitti delle prime 200 imprese internazionali sono raddoppiati in dieci anni, passando da 1.089 a 2.054 miliardi di dollari.

Nella classifica delle “top 200” società troviamo 62 multinazionali con sede principale negli USA e 61 in Cina, che insieme rappresentano il 64,1% del fatturato: 17.770 miliardi su un totale di 27.722 miliardi di dollari. Al terzo posto si colloca il Giappone con 18 imprese e al dodicesimo l’Italia con tre società (Assicurazioni Generali, Eni e Enel).

I bilanci delle multinazionali e quelli degli Stati

Assai significativo per comprendere il potere delle imprese è il confronto tra le entrate degli stati e i fatturati delle multinazionali. Al primo posto ci sono gli USA con 8.010 miliardi di dollari di introiti, al decimo troviamo l’India con 682 miliardi, seguita dalla prima delle multinazionali – la Walmart – con un fatturato di 611 miliardi. In questa classifica ibrida (stati e multinazionali insieme), ai primi 100 posti ci sono 72 multinazionali.

Nella classifica ibrida di Stati e multinazionali, nei primi 100 posti le multinazionali sono 72

Il dossier, oltre a numerose classifiche sulle top 200 imprese mondiali, contiene quattro approfondimenti relativi ai finanziamenti pubblici alle imprese private, agli affari delle società che producono programmi di intrattenimento, alla crescita dei privati nel settore della sanità e alla presenza di mercenari nei teatri di guerra nel mondo. Proprio questi quattro focus rappresentano la parte più attuale e originale del report. Da non perdere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.