L’avvocato Pezzotta candidato sindaco. Stranezze

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L’avvocato Pezzotta candidato sindaco. Stranezze

Il centro destra ha trovato il proprio candidato. Che però continuerà a fare l’avvocato.
Strana la politica che non riesce a trovare un solo cittadino
che dia tutto il suo tempo per governare bene la città di Bergamo

La destra bergamasca esulta. Sono riusciti a trovare un candidato da opporre a Elena Carnevali, candidata del centro sinistra. Il candidato è l’avvocato Andrea Pezzotta. Ma l’avvocato Andrea Pezzotta ha fatto sapere che, se eletto sindaco, continuerà a fare l’avvocato. Sindaco a mezzo tempo, dunque. 

Sindaco a tempo perso

Facciamo allora mente locale: una serie di partiti che compongono il centro destra, Lega e Fratelli d’Italia, soprattutto, non sono riusciti a trovare un solo cittadino, uno solo disposto a offrire tutto il suo tempo per governare bene la città di Bergamo. 

Poi qualcuno continua a chiedersi che cosa significa la crisi della politica. Andrea Pezzotta può candidarsi a fare il sindaco non nonostante sia avvocato. Al contrario: può fare il sindaco proprio perché è avvocato. Il mestiere di avvocato è la condizione per essere sindaco. Dunque, la politica è una conseguenza secondaria di un mestiere: tanto che l’avvocato Pezzotta potrebbe continuare a fare tranquillamente l’avvocato anche dopo essere eletto sindaco. Di più: deve fare l’avvocato perché è proprio perché è avvocato che può aspirare ad essere sindaco.

Un politico è buono perché non è politico

Adesso è chiaro anche perché Andrea Pezzotta proclama come un merito straordinario il fatto di non avere tessere di partito e assicura che non ne avrà in futuro. Sarà un buon politico perché non è un politico. Sarà un buon amministratore a tempo perso perché è un buon avvocato. 

Fatichiamo a capire. Eppure, in fondo, come un avvocato è un buon politico perché non è un politico, così noi, che non sappiamo di politica, dovreimmocapire perfettamente la politica. E invece no: continuiamo a non capirci nulla, semplicemente a non capirci nulla. 

Ma come siamo ignoranti noi altri semplici cittadini. Dobbiamo sapere che la differenza fra un politico e un banale cittadino è questa: tutti e due non sono politici, ma il candidato sindaco può vantarsi di non essere un politico, il cittadino può solo vergognarsene. 

Vergognarsene e votare. Così va il mondo.

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