La politica, il governo e i “mercanti di esseri umani”

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La politica, il governo e i “mercanti di esseri umani”

I migranti vanno fermati, dice il governo. Il motivo morale è nobile: fermare i “mercanti di esseri umani”. Ma la politica fa un uso strumentale della morale. Intanto gli “esseri umani” continuano a pagare

La politica semplifica tutto

Si discute sempre molto di migranti. Il governo, nel parlare di quello che sta facendo e nel rispondere alle opposizioni che lo criticano, insiste molto sulla necessità di fermare il flusso dei migranti e di combattere i “mercanti di esseri umani”. 

E’ caratteristica dei dibattiti politici di semplificare i problemi. Anche perché, spesso, non si usa il dibattito politico per risolvere i problemi, ma si usano i problemi per dare forza al proprio punto di vista. Per questo gravoso e complicato problema, il modesto cittadino che deve assistere a tutto questo parlare resta stranito di fronte a queste fissazioni: fermare i migranti, combattere i mercati di esseri umani. Sono due affermazioni molto legate ma con motivazioni diverse. 

Il “fermare i migranti” è l’aspetto sociale e politico del problema. E l’accentuazione su questo aspetto è tipico di un governo di destra. Non solo Meloni vuole così ma Salvini gioisce che Meloni lo volgia: il suo antico cavallo di battaglia è diventato cavallo di battaglia del governo.

Una volta bloccato il flusso di barchini e barconi, poi, i migranti che fanno?

Ma è un cavallo di battaglia forte per chi lo proclama, il governo, debole per chi lo riceve: lo sconfinato esercito dei migranti. Perché, una volta bloccato il flusso di barchini e barconi, poi, i migranti che fanno? Bivaccano sulle spiagge della Tunisia e della Libia in attesa? In attesa di cosa? Si risponde, forse, che sono in corso contatti e trattative con i governi interessati.

Ma trattative e contatti vanno per le lunghe e non è detto che contatti e trattative siano in grado di eliminare il fenomeno. Insomma: il dramma migranti va molto più forte e molto più largo di tutte le attuali e, probabilmente, di tutte le future politiche. La grande scommessa della politica non sarà come eliminare il fenomeno ma come gestirlo. Un governo di destra, però, che ha scommesso sulla padronanza del problema non accetterà mai di riconoscere di non riuscirci. E insisterà nel bloccare. E i mi granti, molto probabilmente, continueranno a pagare. 

La morale viene “usata” dalla politica

Ma forse l’aspetto più interessante del problema è la seconda affermazione: fermare i trafficanti di esseri umani. Magnifica missione, umanitaria, morale su cui si deve per forza essere tutti magnificamente d’accordo.

La politica ricorre alla morale e perde la sua forza. La morale copre la politica e perde la sua dignità

Con un piccolo particolare: che fermare i trafficanti di esseri umani significa, in pratica, fermare gli esseri umani, cioè i migranti. Così la morale è – ancora una volta – la copertura nobile di una politica assai meno nobile.

Mentre si capisce il problema politico, si capisce molto di meno la sua copertura morale. Così legati la politica e la morale che rischiano di danneggiarsi reciprocamente.

La politica ricorre alla morale e perde la sua forza. La morale copre la politica e perde la sua dignità.

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