Giovanni Paolo I, Papa Luciani, è stato proclamato beato da Papa Francesco domenica scorsa, 4 settembre.
Un paio di giorni dopo, un amico mi informa che, anche a Bergamo, si sta per avviare il processo di beatificazione di don Bepo Vavassori, il fondatore del Patronato s. Vincenzo. Siamo agli incontri preliminari. Se da questi non emergeranno indicazioni negative, anche per don Bepo si avvierà il processo che lo porterà agli “onori degli altari”.
È una caratteristica della Chiesa di oggi: si moltiplicano i santi. Ma si moltiplicano in termini mai visti, molto probabilmente, in tutta la storia passata.
La moltiplicazione dei santi segna, in particolare, il vertice della Chiesa. I Papi santi non sono mai stati così numerosi come nel XX secolo e in questo inizio del XXI. Se si va indietro nel tempo il fenomeno, praticamente, non esiste.
Nel ‘700 hanno regnato sulla Chiesa sette pontefici. Nessuno di loro è santo. Soltanto due sono “Servi di Dio”, cioè figure di cui si è iniziato il processo di beatificazione. Difficile dire se il processo è ancora in corso. I papi dell’’800 sono stati cinque. Un solo è “beato”: Pio IX. Ma dichiarato beato nel 2000 da Papa Woytjla, 122 anni dopo la morte (Pio IX è morto il 7 febbraio 1878). Dunque, anche l’unico Papa beato del XIX secolo è stato dichiarato beato alla fine del secolo scorso.
Meno di dieci Papi santi nel millennio passato. Tanti quanti nel secolo scorso
È il XX secolo, infatti, il secolo della svolta spettacolare. Nel Novecento i papi sono stati otto. Quattro sono già santi: Pio X, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II. Uno è beato, da pochi giorni: Giovanni Paolo I. Uno è venerabile (cioè gli è stato riconosciuto il carattere “eroico” delle virtù cristiane): Pio XII che, quindi, diventa automaticamente candidato alla successiva beatificazione e canonizzazione. Dunque: sei Papi su otto sono santi o stanno per diventarlo.
In tanta concentrazione di Papi santi finiscono per fare la figura delle pecore nere i poveri Pio XI e Benedetto XV che non sono riusciti a fregiarsi neppure di quel titolino timido e inziale di “servo di Dio”. Nessuno, cioè, è arrivato a pensare che, forse, anche loro, hanno vissuto in maniera eroica le virtù cristiane.
Per trovare altri sei Papi santi o beati bisogna andare indietro di molto. Sono santi o beati: il Beato Urbano V (XIV secolo), san Celestino V (XIII secolo), il beato Urbano II, il beato Vittore III, san Gregorio VII e san Leone IX, (XI secolo). Ci sono voluti mille anni per avere tanti Papi santi quanti ce ne sono stati nel XX secolo (con una annotazione: i secoli degli “anni Mille” e degli “anni Duemila” sono i secoli nei quali i santi sono numerosi: una coincidenza?).
Papa Giovanni fatto santo dopo 40 anni. Papa Woytjla dopo 9 anni
Da notare, in aggiunta, per i molti Papi santi del ‘900 alcune note speciali. Pio X, Giovanni XXIII, Paolo VI sono stati tutti proclamati santi a 40 anni dalla morte. Giovanni Paolo I è stato beatificato a 44 anni dalla morte. Papa Woytjla è stato canonizzato a 9 anni dalla morte. “Santo subito” gridavano i suoi molti sostenitori. Evidentemente, sono stati accontentati. Da notare anche che lo stesso Woytjla, durante il suo lungo pontificato, ha proclamato 482 santi e 1345 servi di Dio. Cifre, assicurano gli storici, che non hanno assolutamente nessun precedente nella storia della Chiesa.
Nascono molte domande, evidentemente. Come mai tutti questi Papi santi? Forse i Papi recenti sono più santi di quelli del passato. In quel caso, la santità dei Papi recenti dipende da loro, dalla qualità cristiana della loro vita personale. Può essere. Ma è difficile provarlo.
Tanto che diventa lecito ipotizzare un’altra possibile risposta. Questa. La santità conclamata e proclamata dei Papi recenti dipende non tanto – o non soltanto – da loro, ma dalla Chiesa che li proclama santi. In quel caso, è la Chiesa ad aver bisogno di santi e, soprattutto, di Papi santi. E, nel caso, perché la Chiesa avrebbe bisogno di santi e, in particolare, di Papi santi?
La Chiesa esalta la santità dei Papi forse perché si sente poco santa lei
Risposta possibile: perché si sente poco santa lei. La Chiesa in crisi, divisa, spesso abbandonata dai suoi fedeli, si rassicura rifacendosi al suo passato glorioso, quello dei grandi cristiani di un tempo e, in particolare, dei grandi cristiani esemplari che l’hanno governata. È un’ipotesi, ma non impossibile, mi sembra.
Anche per la Chiesa ufficiale funziona il principio sostenuto dai cristiani tradizionalisti: è il passato che salva la Chiesa. Con molte, problematiche conseguenze, tutte di ripesare. E seriamente.