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Uno strano presepe

Un particolare del presepe pubblicato sul post di +Europa

Il post di +Europa ha pubblicato un presepe con due Madonne, con una Madonna di colore, una Madonna-madre da sola. Discussioni

La notizia la prendo dal Corriere. 

Ci sono rappresentati quattro presepi nel post di +Europa su «X»: uno con due Madonne e un bambino; un altro con Giuseppe, Maria e il bambino di colore; un altro ancora con due Giuseppe e il bambino; l’ultimo con la Madonna single e il bambino, entrambi di colore. E sulle immagini il messaggio: «Il bello delle tradizioni è che possono cambiare».

“Le tradizioni sono belle perché cambiano”…

La cosa ha fatto discutere, anche perché una iscritta al partito, l’italo-albanese Anita Likmeta ha abbandonato il partito perché non se la sentiva di condividere l’immagine di una Madonna lesbica. 

Riccardo Magi, segretario del partito, ha risposto: «Il presepe è sempre stata una rappresentazione anacronistica della realtà che porta la Natività nella contemporaneità. Non è una rappresentazione di ciò che è stato ma un messaggio di come Cristo nasca e muoia ogni giorno in mezzo a noi, dovunque».

Le tradizioni sono belle perché cambiano. Il presepe è una rappresentazione anacronistica. 

Il Natale di Gesù e quello di +Europa

Ci mancava questa brillante teologia del Natale. Dunque. E’ vero che il presepe non è andare di noi a Betlemme, ma un venire di Betlemme da noi. Gesù nasce “a casa nostra”. Da san Francesco e da Greccio in qua, è sempre stato così. Ma con un particolare importante: chi fa il “suo” presepio è convinto che l’evento è capitato. Non lo inventiamo noi, ci limitiamo ad addomesticarlo con i nostri paesaggi, le nostre abitudini, le nostre fantasie, anche.

Quindi posso anche immaginare la Madonna nei panni di una donna di colore, ma rispetto l’evento mettendo in scena una sola Madonna e non due. E posso anche enfatizzare la verginità di Maria, ma la Vergine è sposa di Giuseppe, padre “putativo” finché si vuole, ma padre comunque. Quindi Giuseppe, nel presepe, ci deve essere, altrimenti Maria, da vergine rischia di diventare lesbica, che è tutt’altra cosa. 

Insomma, gli elementi portanti dell’eventi di “allora” devono restare. Altrimenti il presepe di oggi usa l’evento di allora come pretesto per creare un altro evento. A quel punto di Natale non è più quello di Maria, Giuseppe e il Bambino, ma quello di Riccardo Magi. Che piace tanto a Riccardo Magi e ai suoi amici. Ma è un’altra cosa. 

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