Mondi diversi a un casello di distanza

La guerra in Medio Oriente e il rischio del pregiudizio
Ottobre 19, 2023
Medio Oriente in subbuglio. Che fare?
Ottobre 21, 2023

Un mese fa, salutando le mie comunità di Grumello del Monte e Telgate, dicevo così alla mia gente: “Per chi vorrà, la porta di casa mia sarà sempre aperta. Vi aspetto! In fondo, non vado lontano, mi sposto solo di un casello autostradale!”

L’espressione non è metaforica: infatti, per chi si dirige verso Bergamo arrivando dalla provincia di Brescia, i caselli autostradali che si incontrano, prima di quello di Bergamo, sono proprio “Grumello-Telgate” e “Seriate”. Questo passaggio, che consta di una quindicina di km, in genere percorribili in venti minuti d’auto, non avrei mai pensato mi avrebbe condotto in un mondo così radicalmente diverso a quello cui ero abituato.

Meravigliati per il mio stupore

Qualcuno è rimasto meravigliato del mio stupore: “Ma come… sei un cittadino e ti stupisci di queste cose?”, riferendosi alla mia provenienza, la parrocchia di Borgo Santa Caterina in città. Vero, provengo dalla città, ma è necessario ricordare che io ho lasciato la mia parrocchia nel 2003, vent’anni fa, per entrare in Seminario. Da seminarista sono stato a Foppolo, Chiuduno e Grumello del Monte, da prete a Telgate e Grumello del Monte, quindi lontano dalla città.

Ci torno ora, stando a Seriate, con il cartello “Bergamo” a poche centinaia di metri dal centro pastorale dove risiedo, famoso per l’architettura di Mario Botta e le sculture di Giuliano Vangi che caratterizzano la chiesa, dedicata a San Giovanni XXIII. Ovviamente, in un mese non ho bilanci da fare; vivo lo stordimento di chi arriva nuovo in una realtà enorme e ha, in questo momento, il compito principale di conoscere, ascoltare e imparare.

Il mondo ecclesiale cambia a pochi chilometri di distanza da un casello (Grumello) a quello successivo (Seriate)

Tuttavia, il mondo della scuola, al quale mi riferisco mettendo “nero su bianco” queste righe, già mi porta dei dati interessanti. Insegno anche a Seriate, come nei tredici anni precedenti, presso una scuola secondaria di primo grado, sempre cinque ore, in due prime medie, una seconda e due terze. A Grumello e Telgate, realtà tra loro diverse (anche solo per la percentuale di persone di origine extracomunitaria presenti) e tuttavia simili da questo punto di vista, era per me normale che i ragazzi che avevo in oratorio fossero gli stessi che frequentavano l’ora di religione a scuola e che partecipavano alla catechesi almeno fino alla Cresima (in tredici anni, non più di tre o quattro persone hanno rinunciato a ricevere la Cresima, tra Grumello e Telgate).

Bambini, ragazzi senza sacramenti

Qui a Seriate, ho trovato una realtà diversissima da questo punto di vista. Diversi ragazzi italiani (e di origine italiana), che pur frequentano i nostri oratori per gioco o sport, non frequentano la catechesi; alcuni sono soltanto battezzati, altri sono arrivati alla Prima Comunione e poi hanno interrotto il percorso. Di questi, qualche non battezzato frequenta religione, qualche cresimato (il 7 ottobre scorso) non frequenta religione a scuola (o ha scelto di non farla più quest’anno: anche questo non mi era mai accaduto in 13 anni da prete e da insegnante) e, dato che mi ha stupito, in molti di terza media non hanno ricevuto la Cresima.

Circa il 40-45% delle famiglie italiane non battezza più i bambini a Seriate

Ascoltando il parroco don Mario, mi raccontava che 6/7 anni fa i comunicandi e cresimandi erano 180/200, da qualche anno sono stabili sui 160, ma con prospettiva di calo (proprio stamattina abbiamo notato che i bambini che lo scorso anno hanno vissuto la Prima Confessione erano 129). Del resto, nota don Mario, circa il 40-45% delle famiglie italiane non battezza più i bambini a Seriate e questo, unitamente al calo delle nascite presente ormai ovunque, conduce a una continua riduzione dei numeri dei ragazzi che frequentano la parrocchia per le attività legate alla trasmissione della fede.

La scristianizzazione prossima ventura

A livello pratico, un ragazzo su tre non è battezzato e non ha la più pallida idea di chi sia il parroco, che pure è in parrocchia da otto anni. Mi sembra interessante quanto ci dicevamo con il parroco: Seriate, che con le sue zone raggiunge i 24000 abitanti, è un “caso” da studiare con attenzione. Infatti, è assai improbabile (per non dire impossibile…, ma non oso tanto) che Seriate, col tempo, torni a somigliare a Grumello e Telgate; piuttosto, c’è da aspettarsi che, “a macchia d’olio”, le dinamiche che si stanno osservando qui inizino a presentarsi anche in parrocchie di provincia che ancora conservano una struttura tradizionale e dove il calo di battesimi e sacramenti amministrati ancora non desta eccessiva preoccupazione.

Seriate non tornerà mai più come Grumello e Telgate. Ma il contrario: Grumello e Telgate diventeranno come Seriate

Credo sia evidente, allora, che le riflessioni in atto, soprattutto a seguito della riforma delle Comunità Ecclesiali Territoriali, non potranno prescindere da quanto si sta vedendo qui. Uno studio accurato dei dati che provengono da queste realtà in forte cambiamento, che mostrano quanto in pochi anni avverrà anche nelle altre zone della Diocesi, è necessario, per non pensare a una Chiesa di domani senza accorgersi che, già oggi, non ha più le caratteristiche di quella di ieri. 

1 Comment

  1. Bernard Perlman ha detto:

    Penso che sia chiaro, quindi, che le discussioni in corso, specialmente dopo la riforma delle Comunità Ecclesiali Territoriali, non potranno ignorare ciò che si sta osservando qui. Un’analisi approfondita dei dati che emergono da queste realtà in rapida trasformazione, che indicano ciò che succederà presto anche nelle altre aree della Diocesi, è indispensabile, per non immaginare una Chiesa di domani senza rendersi conto che, già oggi, non ha più le caratteristiche di quella di ieri. Però voglio essere positivo e parto dal detto” una volta toccato il fondo si può solo risalire “ .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.