Ho letto, tempo fa, il libro “Dio. La scienza le prove”. Autori: Yves Balloré e Olivier Bonnassies. Libro è apparso in Francia. Nella laicissima comunità di oltralpe ha fatto parecchio notizia : vendute 300.000 copie. Molte copie vendute anche altrove. Pare che le vendite vadano bene anche in Italia. In sintonia con il piglio militante di tutto il libro, vi si dedica un capitolo su Fatima. Ma non tanto dell’apparizione della Madonna, ma dei fenomeni straordinari legati all’apparizione del 17 ottobre: il sole che “danza” in cielo le strane luminosità che irradiano. Il libro si impegna a dimostrare, attraverso un gran numero di testimonianze, spesso “non interessate” (stampa, testimoni non credenti…) che quegli eventi straordinari sono effettivamente avvenuti.
Lo scopo de libro è evidente. Non si parla della apparizione della Madonna ma degli eventi straordinari che l’hanno accompagnata. Come a dire: se è vero che il sole ha danzato, a maggior ragione deve essere vero che la Madonna è apparsa.
Mi è venuta in mente una considerazione legata, questa, più al fenomeno in genere delle apparizioni della Madonna. Oggi, in effetti, si ha l’impressione che la Madonna non appaia più. O meglio, si hanno notizie di apparizioni o di statue che piangono. Ma spesso gli eventi si spengono o si rivelano essere degli imbrogli.
Medjugorie è un caso a parte. Ma, a modo suo, conferma la “crisi”. Infatti, quelle apparizioni continuano stancamente da quarant’anni e non si sa più cosa pensarne. O forse, proprio perché durano da così tanto tempo, hanno fatto aumentare la delusione e giustificare i sospetti.
D’altra parte, non solo la Madonna non appare o è incerto che appaia, ma molti credenti, i più accreditati soprattutto, teologi e non solo, insistono a ridimensionare l’importanza delle apparizionie. E’ un luogo comune dire che la Parola di Dio è più importante delle apparizioni e che senza la fede non c’è apparizione che tenga.
Il cielo, almeno quello che lascia intravedere la Vergine, sembra essersi chiuso. Sono possibili diverse considerazioni. Ho degli amici che sono convinti che questa carenza di segni dall’alto contribuisce e raffreddare la fede. Dio parla poco, la Madonna sembra nascondersi e la nostra fede, di conseguenza, vacilla.
Ho qualche dubbio su questa interpretazione. Anzi: molti dubbi. Al punto da pensare che la risposta vera è esattamente il contrario. Non c’è meno fede perché ci sono meno apparizioni, ma ci sono meno apparizioni perché c’è meno fede.
Va ricordata la visione evangelica del miracolo. Quando scribi e farisei chiedono a Gesù “un segno dal cielo”, Gesù rifiuta sempre. Non fa mai miracoli su comando né a vantaggio per gli altri né a vantaggio per sé. E sappiamo molto bene quanto gli sarebbe stato utile qualche bel miracoletto in momenti difficili.
Al momento dell’arresto nel Getsemani, quando Pietro si mette a menare fendenti e taglia un orecchio a un servo del sommo sacerdote, Gesù lo rimprovera: “Credi che io non possa pregare il Padre mio, che metterebbe subito a mia disposizione più di dodici legioni di angeli?”. Gli servirebbe quella bella messa in scena di un esercito celeste, ma non la chiede. Il miracolo evangelico, infatti non avviene per dimostrare qualcosa. Ma nasce perché c’è fede o disponibilità ad averla. Allora ha senso anche il miracolo.
Si può “applicare” questa logica anche al non fenomeno delle apparizioni della Madonna. I tre pastorelli di Fatima credevano alla Madonna e con loro credevano anche le folle che li seguivano. Noi non crediamo o crediamo molto di meno. Il cielo non trova ascoltatori interessati e, anche per questo, tace.
In effetti, Dio non costringe nessuno. Dio dà generosamente a chi è desideroso di accogliere. Noi abbiamo smarrito quel desiderio.