“Lezioni di Storia” è un programma inedito di cinque incontri sul tema “La forza delle idee”, che mettono al centro le idee, la loro forza e i protagonisti che le hanno incarnate, offrendo al pubblico nuovi punti di vista e nuovi strumenti per affrontare un presente molto complesso e un futuro che si prospetta sempre più incerto.
Il ciclo di Lezioni di Storia è ideato dagli Editori Laterza e realizzato in coproduzione con la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo. Gli incontri – eccetto il primo con Alessandro Barbero – sono di un’ora ciascuno e si terranno il sabato mattino presso il Teatro Donizetti. Così l’annuncio ufficiale.
E dopo l’annuncio molte, moltissime prenotazioni, in particolare per l’incontro con Alessandro Barbero, lo storico piemontese autore di testi e di podcast apprezzati, una vera e propria star sui social.
Tutto bene? Fino ad un certo punto. Perché poi si scopre che gli incontri sono a pagamento e acquistabili sulla piattaforma VivaTicket. Costo? Non poco: 12 euro (inclusa la prenotazione). Si scopre che pure i giovani e gli studenti pagano. Non poco neppure loro: 10 euro (inclusa la prenotazione).
Sorge spontanea la domanda: possibile che la cultura – anche quella promossa da una Fondazione Comunale – abbia un costo, che si debba sempre fare cassa? Nel comunicato del Teatro Donizetti è scritto che l’iniziativa “si avvale del significativo sostegno di Cassa Lombarda”. Sarebbe interessante sapere a cosa serve visto l’incasso elevato per ogni appuntamento. Non sarebbe stato utile impiegarlo per garantire la gratuità a giovani e studenti?