1945-60 | La CIA recluta fuorusciti ucraini (Mykola Lebed) ex alleati della Germania nazista perché organizzino una rete di spie in Ucraina. |
1989-90 | “La NATO non si allargherà di un pollice a est”. Baker, Kohl, etc. |
1999 -2022 | Allargamento NATO da 16 a 30 membri. Fino al confine russo. |
1999-2022 | Bombardamento Serbia senza OK ONU Invasione Iraq, Libia e Siria senza OK ONU.Gli USA si ritirano dal trattato ABM. |
2004 | Prima “rivoluzione colorata”. La vittoria di Janukhovich cancellata, per presunti brogli, eletto Yushchenko in votazioni ripetute. Ruolo determinante di ONG finanziate dall’occidente, su modello serbo (Otpor, Canvas). Proteste nel Donbass. |
2007 | Discorso di Putin contro l’unilateralismo a Monaco. |
2008 | Riunione NATO in Romania. Gli US premono per l’allargamento a Ucraina e Georgia. Veto della Germania. Risoluzione finale tiene loro aperta la porta. |
2008 | Attacco della Georgia contro l’Ossezia del Sud. L’esercito russo reagisce, sconfigge i georgiani, e si ritira, giunto a pochi Km da Tblisi. |
2010 | Janukhovich vince le elezioni presidenziali. |
2010-2014 | UE offre adesione all’Ucraina (e all’Armenia, Georgia, Moldova, Azerbaijan e Bielorussia). L’Ucraina accetta. |
Nov. 2013 | Vilnius: l’Ucraina non firma l’accordo di adesione. Ragioni addotte: costo della separazione dell’Ucraina dall’economia russa troppo elevato, grosso prestito russo, riduzione nel prezzo del gas. Janukhovich propone una riunione UE, Ucraina e Russia per definire un accordo che soddisfi le esigenze dei tre paesi. L’UE (Barroso) rifiuta: o con noi o contro di noi. Il documento di adesione all’UE, da Lisbona in poi, prevede che il paese che aderisce faccia propria la posizione europea in materia di sicurezza – cioè di fatto adesione alla NATO. |
Mar. 2014 | Sondaggio Gallup: gli ucraini vedono la NATO come una minaccia più che una protezione (anche nei sondaggi del 2008 e 2009) |
Dic. 2013-Feb. 2014 | Manifestazioni di piazza a Kiev. Le organizzano ONG finanziate da paesi occidentali. Sostegno di politici US e europei e della stampa che le presentano come espressione del desiderio della popolazione di sottrarsi alla dominazione russa e unirsi all’Europa. Maidan non rappresenta il popolo ucraino (che è diviso), è capeggiata da militanti neonazisti e finanziata dall’estero. |
6 Feb. 2014 | Telefonata tra Nuland, assistente del Segretario di Stato USA e Pyatt, ambasciatore USA in Ucraina, su chi scegliere come PM dell’Ucraina: Yatsenyuk. Infatti, dopo il golpe, il Parlamento lo eleggerà. |
19 Feb. 2014 | Spari sulla folla, colpiti dimostranti e polizia. Subito politici occidentali e stampa accusano la polizia ucraina. Spiegazioni alternative (BBC, ARD) tacitate. Fonti accademiche (Kachanovski, prof. Università di Ottawa) propendono per responsabilità dei ribelli. |
21 Feb. 2014 | Occidente e Russia propongono un negiziato tra Janukhovich e rappresentanti dei manifestanti (Klitschko, Yatsenyuk, Tyhanybok) mediato da Francia, Germania e Polonia. Accordo raggiunto: elezioni anticipate, ritorno alla costituzione del 2004 e ritiro della polizia. |
22 Feb. 2014 | Approfittando del ritiro della polizia, i dimostranti assalgono il Parlamento e, con i deputati del Partito delle Regioni, di Janukhovich, assenti o intimiditi, eleggono Turchynov presidente, in violazione della Costituzione. I mediatori dell’accordo del giorno precedente tacciono e l’indomani, l’UE apre un finanziamento di più di 400 milioni di €. |
27 Marzo 2014 | Coronando l’aspirazione a ritornare alla Russia (referenda del 1991 e 1994, atto di indipendenza del 1992) la Crimea si unisce alla Russia, previo referendum. Sanzioni occidentali contro la Russia inasprite. |
Marzo- Apr. 2014 | Dimostrazioni anti-Kiev nel Donbass. Pacifiche. I manifestanti occupano la sede dei comuni e della polizia locale. Ma confiscano armi che useranno poi. |
14 apr. 2014 | Operazioni Anti-Terroristi iniziano: truppe regolari, milizie neonaziste e bande armate attaccano il Donbass. Commettono crimini di guerra testimoniati dall’ONU e da Amnesty International. |
11 mag. 2014 | Referenda autonomisti in Donetsk e Luhansk. La Russia li scoraggia. La resistenza del Donbass contro Kiev si indebolisce. |
Ago. 2014 | Volontari russi – o (pochissimi) soldati russi—intervengono per combattere contro Kiev a favore degli autonomisti. Il conflitto si congela. Russia accusata, senza prove, di fomentare il separatismo. |
5 Sett. 2014 | Minsk I. Cessate il fuoco. Ulteriori sanzioni UE. Riprendono i combattimenti. |
11 feb. 2015 | Minsk II, mediazione Germania e Francia, adottato come risoluzione ONU e dunque sostenuto da Russia e USA. Prevede negoziati diretti tra Kiev e gli autonomisti in vista di una revisione della costituzione che garantisca maggior autonomia al Donbass. |
2015-2021 | Il conflitto prosegue a bassa intensità. Nessun passo avanti nella realizzazione di Minsk. Nel 2022, Merkel e Hollande ammettono che Minsk era solo un pretesto per permettere all’Ucraina di riarmarsi ma che né il governo ucraino né i mediatori, Germania e Francia, né gli US intendevano realizzarlo. |
2015- 2021 | Gli US-GB armano e addestrano l’esercito ucraino. L’Ucraina è di fatto membro della NATO. Partecipa a molte esercitazioni NATO. |
2021-2022 | Gli USA collocano batterie anti-missili in Polonia e Romania, “per difendere l’Europa da un attacco missilistico iraniano”. Il governo russo sostiene – e molti esperti militari concordano – che batterie possano ospitare anche missili Tomahawk con testata nucleare. |
2021 | La Russia propone un nuovo accordo sulla sicurezza europea, che preveda la neutralità dell’Ucraina. Il governo russo teme che, se la NATO dovesse collocare missili a testata nucleare in Ucraina, la Russia non avrebbe il tempo di reagire con i propri missili, dando così alla NATO la “first strike capability”. La Russia (e con lei tutto il mondo eccetto NATO, Giappone e Australia) propongono il concetto di “sicurezza condivisa”, secondo il quale la sicurezza di un paese non deve mettere a repentaglio quella di altri. |
2021 | USA e NATO rifiutano di compromettersi a escludere l’Ucraina. Prima o poi l’Ucraina farà parte della NATO. |