Mettere al mondo un figlio

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Le famiglie numerose del tempo di mia madre
Quelle piccole di oggi
E alcuni segni accennano a un possibile ciclo nuovo

C’era una frase che mia madre amava ripetere spesso quando voleva esprimere tutta la soddisfazione per un cibo, una bevanda: “ti rimette al mondo”, diceva; quasi un invito e un incoraggiamento a noi bambini, suoi figli.

Mia madre, cinque figli

Lei che ne aveva messi al mondo cinque, di figli. Forse l’espressione “pescava” anche dal dialetto della sua terra d’origine, l’Abruzzo, dove era nata nel lontano 1915, in un piccolo paese sulle propaggini della Maiella.
Era naturale per lei, per le sue coetanee, attendere con fiducia il momento di mettere al mondo un figlio. Anche a dispetto di una condizione economica frugale che riguardava buona parte delle famiglie. Così queste si presentavano numerose e impegnavano gran parte della vita coniugale: dalla fine degli anni ’30 all’inizio degli anni ’50 (del secolo scorso) per mia madre e mio padre.
A distanza di quasi un secolo oggi le coppie di giovani sposi o conviventi sono molto più prudenti e, anche quando desiderano fortemente un bimbo, ne valutano tutti i cambiamenti che possono indurre nella loro vita.

L’ « inverno demografico » di oggi

L’effetto è quello di un forte rallentamento delle nascite, una sorta di inverno (o autunno?) demografico. Spesso però si pone troppa enfasi sul tema dell’invecchiamento, facendo un raffronto con la diminuzione della quota di popolazione giovane. La forbice si è ovviamente ridotta, ma c’è anche un effetto “positivo”: l’invecchiamento è un fattore di risulta del “guadagno” di vita.

I temi  « giovani » e  « anziani » non vanno visti in contrapposizione

Ha una sua dinamica positiva perché denota la qualità di vita e la vivacità della popolazione verso l’orizzonte ultimo di vita. I due temi, giovani e anziani, non possono essere posti in contrapposizione.
Se poi osserviamo con attenzione i dati che ISTAT produce con tempestività e continuità, possiamo scorgere timidi cenni di primavera: non è solo una sfumatura lessicale, ma qualcosa di più concreto. Nel lungo periodo in questi processi può esserci una ciclicità, e dunque l’inizio di un’inversione.
Attendiamo fiduciosi.
Magari consegnando ai nostri figli tutta la ricchezza di mettere al mondo un figlio.

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