
Punti, puntini, virgole e spunti
Stiamo traghettando oltre il mese di novembre, mese “dei morti”. Ma non se ne parla già più.
Forse si può tornare a Pascal, il quale rimprovera agli uomini la loro spensieratezza di fronte all’infelicità e alla morte.
“Gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, la miseria e l’ignoranza, hanno deciso di non pensarci per rendersi felici”.
Ma allora, per rendersi felici è necessario essere spensierati. Bisogna scegliere tra spensieratezza felice e lucidità triste. Mi sa che sto spostandomi sempre di più dalla prima possibilità alla seconda. Ma è giocoforza. Non ho deciso. Sono costretto a decidermi.
Si parla molto delle stelle di Davide e svastiche che sono apparse da molte parti, in Europa e in Italia. Sono propenso a pensare che si tratta di pochi e deficienti.
Ma la storia spesso è stata fatta da pochi e da deficienti. Le dittature sono, per definizione, limitate a uno solo o, al massimo, a poche comparse. Ma conquistano popoli e nazioni e le governano e le massacrano.
Tutti dparlano della Toscana e dei disastri provocati dal maltempo. Mi impressiona il fatto che non si vedano mai – o per lo meno non vedo io – le figure dei preti. I quali, ovviamente, non sono dei competenti di problemi meteo, ma vivono nei territori che sono stati colpiti. O non amano “mettersi in mostra”, il che sarebbe apprezzabile comunque, o non si mettono in mostra perché “non ci sono”. Poco presenti comunque sul territorio restano poco presenti anche quando il territorio soffre per le inondazioni. E’, forse, un altro segno del grande distacco.
Paolo Mieli, sul Corriere di oggi, se la prende con certa sinistra troppo propensa a sostenere i Palestinesi e Hamas. Probabilmente ha ragione. Ma si resta in attesa che anche tra i molti che stanno appoggiando Israele nasca qualcuno che ha il coraggio di distinguere la difesa di Israele dalla causa imbastardita dei coloni che hanno occupato i territori palestinesi, con una notevole dose di prepotenza. C’è una ideologia che “dimentica” Israele, ma c’è una ideologia che “dimentica” i palestinesi. La violenza non è mai solo “da una parte”. Anche nella guerra in Medio Oriente.