Fascismo, democrazia, tolleranza

“Pacem in terris”
Maggio 13, 2024
Trump. Sesso e soldi facili. Morale difficile
Maggio 15, 2024
Vedi tutti

Fascismo, democrazia, tolleranza

Sto leggendo un libro, molto interessante. L’autore è Hervé le Tellier, scrittore, poeta e linguista francese. Il libro ha il titolo di Le nom sur le mur , Gallimard, Parigi 2024, pagg. 174. Libro evocatore di un passato e di straordinario stimolo per il presente

Lo scrittore acquista una casa. Sul muro scopre inciso nella calce un nome: André Chaix. Si incuriosisce e fa delle ricerche. André Chaix era un partigiano ucciso giovanissimo dai tedeschi. Lo scrittore ricostruisce la figura del giovane attraverso documenti, foto, testimonianze. Il racconto offre l’occasione di frequenti, ficcanti osservazioni che danno un senso dell’attualità dell’antica vicenda del giovane partigiano. 

Vigliaccheria e carriera

“Non trovo nessun tipo di indulgenza per coloro che in Francia e altrove hanno permesso che il loro odio ma, soprattutto, la loro vigliaccheria e il loro carrierismo definissero il loro destino” (p. 66)

I fascismi sono più veloci delle democrazie

“Nove settimane soltanto separano l’accesso di Hitler alla cancelleria dalla dittatura e dalle prime misure antisemite. Ricordarsene.

I fascismi camminano più veloci di qualsiasi democrazia. Il Terzo Reich doveva durare mille anni. E’ durato solo dodici anni. Ma quei dodici anni basteranno a forgiare uomini e donne terribili.

Il nazismo ha catalizzato presso certi esemplari di umanità la loro straordinaria attitudine alla disumanità. Il che fa nascere senza sosta la domanda di sapere che cosa è un uomo e che cosa lo muove” (p. 68).

Chiunque semina l’odio non merita l’ospitalità di una discussione

“Poiché la democrazia è una conversazione tra persone civilizzate, la tolleranza finisce di fronte all’intollerabile.

Chiunque semina l’odio dell’altro non merita l’ospitalità di una discussione. Chiunque vuole l’ineguaglianza degli uomini non ha diritto all’uguaglianza dello scambio.

La formula lapidaria dello storico e antifascista Jean-Pierre Vernant mi va bene: ‘Non si discutono ricette di cucina con degli antropofagi” (p. 80).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.